Le botteghe storiche

Cosa sono?

La legge provinciale 30 luglio 2010 n. 17 “Disciplina dell’attività commerciale” definisce all’articolo 63, comma 3 come “botteghe storiche” gli esercizi di commercio al dettaglio in sede fissa, i pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande e le imprese artigiane (che esercitano attività di vendita dei propri prodotti), ancorché situato fuori dai luoghi storici del commercio, che presentano i seguenti requisiti:



a) svolgono la propria attività da almeno cinquant’ anni negli stessi locali e nello stesso settore merceologico o in settori affini, a prescindere dagli eventuali mutamenti di denominazione, insegna, gestione o di proprietà a condizione che siano state mantenute le caratteristiche originarie dell’attività; tale requisito può essere oggetto di deroga nel caso di trasferimento in altri locali della città, purché sia rimasta inalterata la caratterizzazione merceologica o di servizio;



b) presentano nei locali e negli arredi - sia interni che esterni - elementi, strumenti, attrezzature e documenti di particolare interesse storico artistico, architettonico, ambientale e culturale, o particolarmente significativi per la tradizione e la cultura del luogo. Tali elementi devono essere visibili al pubblico e offrire alla persona comune, ossia non munita di particolare conoscenze tecniche e culturali, il collegamento funzionale e strutturale con l’attività svolta e dare il senso di un evidente radicamento nel tempo dell'attività.

Albergo Ristorante "Al Ponte"

 

Sito in via Alpini 28 a Villa Lagarina è gestito dalla famiglia Baldessari da ben quattro generazioni. Ne è infatti proprietaria fin dal 1911, data a partire dalla quale entrò in funzione anche l’attività di ristorazione aperta al pubblico. La struttura è stata costruita in questa località perché considerata strategica dal punto di vista turistico: meta adatta sia per chi è interessato alle vicine mete culturali, sia per chi è diretto verso il lago di Garda.

Negli anni l’edificio è stato oggetto di opere di ristrutturazione e ampliamento. Nonostante ciò, al suo interno sono state rinvenute alcune insegne riportanti la data di fondazione dello stabile, insieme a una targa conferita nel 2008 per i quarant’anni di attività degli attuali gestori e numerose foto d’epoca.

Albergo lago di Cei

 

Situato nei pressi dell’omonimo lago e circondato da faggi secolari, nella prima metà del secolo scorso era una residenza asburgica, dimora della contessa De Moll. Dal 1952 venne adibito a ristorante dalla famiglia Martinelli, che tuttora lo gestisce offrendo alla clientela piatti genuini e tradizionali, ma anche pizze. All’interno del locale sono esposti quadri antichi che rappresentano questo pubblico esercizio quando ancora era dimora asburgica, interamente immerso nel verde, e durante i primi anni di attività della famiglia Martinelli.  Nel corso degli anni il locale è stato necessariamente modernizzato, ma vanta ancora oggi la cucina e i sapori di un tempo, nonché numerosi elementi di storicità.

Bar Roma

 

Situato in via XXV Aprile 10 a Villa Lagarina, è aperto al pubblico sin dai primi anni ‘60, ed è stato gestito da altre due famiglie prima di quella dell’attuale proprietario, il signor Zorzi Roberto, che è presente nel locale da trentatrè anni. La sede è sempre rimasta la stessa ed il bar non ha subito importanti cambiamenti, se non nella zona d’ingresso. Lo stesso infatti è stato spostato di qualche metro rispetto alla collocazione originaria. Inizialmente vi era annesso un piccolo negozio, l’attuale edicola “Coller”. All’interno del bar è possibile vedere alcuni strumenti antichi, tra cui dei vecchi macinini utilizzati in passato dai proprietari.

Famiglia Cooperativa di Castellano

 

Durante l'anno 1905 ventidue persone di Castellano si riuniscono e il 24 dicembre costituirono un "consorzio per il commercio al minuto di articoli dell'economia domestica e rurale": nasce di fatto la Famiglia cooperativa, sita a Castellano via del Torchio 69.

In seguito e fino alla fine della Prima guerra mondiale la vita della cooperativa fu molto travagliata, non solo per la difficile situazione economica di quegli anni ma anche per numerosi attriti tra direzione, consiglieri, gerenti e soci. A testimonianza della storicità di questo pubblico esercizio vi sono esposti al suo interno alcune raffigurazioni fotografiche d'epoca oltre a elementi del mobilio o utensili utilizzati nel corso della sua lunga storia.

Famiglia Cooperativa di Pedersano

 

Il 13 febbraio 1900, quando il movimento cooperativo di consumo trentino aveva avuto il suo avvio ufficiale da appena dieci anni, quarantasette capifamiglia di Pedersano firmarono il patto di solidarietà con il quale davano vita alla loro Famiglia cooperativa. Negli anni è stato un punto di riferimento solido per tutta la comunità e oggi continua a esserlo. All'interno del locale numerose riproduzioni fotografiche ne testimoniano la longevità.

Famiglia Cooperativa di Villa Lagarina


La prima licenza della Famiglia cooperativa risale al 9 maggio 1959 per l'esercizio ubicato a Villa Lagarina in via III Novembre 16, sede poi trasferita presso il condominio Primula e poi da alcuni anni nell'attuale collocazione di via XXV Aprile 50. Da sempre punto di riferimento per l’intera borgata custodisce oggetti storici come ad esempio una bilancia utilizzata per pesare la merce e uno scrittoio in legno su cui è esposta la copia di uno dei registri commerciali che venivano utilizzati in passato.

Farmacia De Probizer


L'attività fu avviata nel 1850 dal dottor Marzani, in una bottega posta nella parte storica del paese. A inizio 1900 venne poi rilevata da Guido De Eccher che passò in seguito la licenza al figlio Giovanni. In quegli anni tuttavia venne emanata una legge che vietava ai non laureati di svolgere l'attività di farmacista e di conseguenza la farmacia venne intestata alla madre, Rita De Vecchi.

Negli anni Settanta infine, la sede venne trasferita in quella attuale, in via XXV Aprile 28 a Villa Lagarina, e la proprietà venne rilevata nel 1987 da Paolo De Probizer. All’interno dei locali sono esposti numerosi oggetti storici inerenti l’attività, come ad esempio gli strumenti per la pesatura di precisione e i mortai in metallo, utilizzati per realizzare i primi composti medicali nel ‘900.